Terry Riley (USA)

13/10/2025
A Rainbow in Curved Air

Nato in California, è uno dei fondatori del movimento minimalista, un approccio innovativo alla musica che ha avuto un impatto duraturo su molte forme di arte sonora contemporanea. La sua carriera si è contraddistinta per l’esplorazione di nuove sonorità, tecniche compositive e forme musicali che hanno inciso sulla musica del XX secolo. Riley ha iniziato la sua formazione musicale come clarinettista, studiando alla University of California di Berkeley. Durante questo periodo, è stato fortemente influenzato da diversi stili musicali, tra cui il jazz e la musica classica indiana. Riley è principalmente conosciuto per il suo contributo al minimalismo, un movimento che si è sviluppato negli Stati Uniti negli anni ’60, a fianco di altri compositori come Philip Glass, Steve Reich e La Monte Young. La sua composizione più celebre, In C (1964), per ensemble sfrutta un numero illimitato di strumenti, con una serie di 53 frammenti musicali che vengono ripetuti un numero variabile di volte. L’effetto di questa ripetizione è un flusso sonoro in continua evoluzione che crea un senso di trance e di espansione temporale. Non esiste una versione definitiva della composizione, poiché ogni esecuzione dipende dalle scelte degli interpreti. Nel 1966, Riley si recò in India, dove studiò con il maestro di sitar Alla Rakha. Questo incontro ha avuto un’influenza cruciale sul suo stile musicale, in particolare nell’adozione della ripetizione e delle strutture cicliche, che sono una caratteristica distintiva della musica indiana classica. Uno dei risultati più noti di questa influenza è A Rainbow in Curved Air (1969), un’opera che integra elementi di musica elettronica con suoni acustici e che ha avuto un grande impatto sulla musica sperimentale degli anni ’60 e ’70. L’uso del sintetizzatore in quest’opera è particolarmente innovativo per l’epoca e segna uno dei primi esempi significativi di musica elettronica minimalista. Nel corso della sua carriera, Terry Riley ha collaborato con numerosi artisti e gruppi musicali, esplorando e ampliando le sue influenze musicali. Ha lavorato con il quartetto Kronos, con il sassofonista Pharoah Sanders e con il trombettista Don Cherry. Inoltre, Riley ha sviluppato una serie di lavori solisti che esplorano le possibilità della musica elettronica, come nel caso della sua collaborazione con il musicista e produttore Brian Eno per il disco The Tuning of the World. Negli anni successivi, Riley ha continuato a scrivere per una varietà di formazioni musicali, dalle orchestre ai gruppi più piccoli, e ha ampliato il suo stile incorporando elementi di jazz, rock, e musica folk. La sua ricerca artistica si è estesa oltre i confini della musica convenzionale, esplorando anche la danza, il teatro e le installazioni sonore.