BEN FROST + FRANCESCO FABRIS / MICHELANGELI DREAM

INNER_SPACES AUTUNNALE 2022

Lunedì 7 NOVEMBRE

h.21 Auditorium San Fedele

CONCERTO

BEN FROST & FRANCESCO FABRIS
Vakning (Risveglio) – Anteprima mondiale

Regia del suonoMassimo Colombo
 
 

MICHELANGELI DREAM
Composizioni dei giovani compositori del Premio San Fedele

Michelangeli Dream
Sei studi sull’arte del suono di Arturo Benedetti Michelangeli

Alberto Maria Gatti
Studio sul Suono di A.B. Michelangeli

Leonardo Bonetti
Nebbie e stati del tempo

Remo De Vico / Mariangela Di Tommaso
EX MACHINA

Geronimo Cappelli
Testural – Prelude

Massimo Colombo
Studio concerto in Sol

Mattia Loris Siboni
Studio attraverso lo sfondo

Regia del suono: Dante Tanzi


 

La grande personalità musicale di Ben Frost in veste inedita a San Fedele in un progetto in Duo con Francesco Fabris, vincitore del Premio San Fedele 2016. I due artisti, residenti in Islanda, nel marzo del 2021 hanno condotto una complessa operazione di field recording a seguito di diverse spedizioni durante l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall. È nato così “Vakning” (Risveglio), un’opera prodotta per l’etichetta Room40, in anteprima mondiale a Milano sotto forma di live set spazializzato con l’acusmonium Sator. Si tratta di registrazioni prese a distanza ravvicinata del vulcano che mettono in evidenza l’aspetto della geologia vivente della Terra, pianeta vivo, con una materia dinamica e traboccante, in un nesso in cui la roccia liquida diventa solida, in cui la pressione dall’interno si fa strada verso la superficie del pianeta, fornendo contemporaneamente distruzione e paesaggi vergini.

In prima parte Michelangeli Dream, la successione di sei brani acusmatici dei finalisti del Premio San Fedele del 2020, in una suite unica di 30 minuti, sei studi elettronici di cinque minuti ciascuno basati sull’arte del suono del pianista Arturo Benedetti Michelangeli. Alberto Maria Gatti inizia con tocchi e risonanze, con riferimento alla registrazione della sonata in si minore di Scarlatti, creando una serie di ambienti sonori che si allontanano e avvicinano alle risonanze che si formano nella cassa armonica del pianoforte, Segue Nebbie e Stati del Tempo di Leonardo Bonetti, di chiara impostazione spettrale, metamorfosi della registrazione pianistica di Brouillards di Debussy in un complesso movimento lento di strati armonici e disarmonici con la sola conservazione dei suoni originali all’acuto del pianoforte. Il duo Remo De Vico e Mariangela Di Tommaso, con Ex Machina riprende una registrazione di Mouvement tratto da Images di Debussy. Studio di scultura sonora che riattualizza la partitura pianistica con spunti di matrice elettroacustica in una visione poetica e onirica. A metà della suite, Geronimo Cappelli si cimenta con il Finale Presto della sonata n. 2 di Chopin. Questa volta lo studio elettronico ordina la successione di alcuni frammenti posti in loop con progressioni costanti giungendo all’ultima nota del Preso nel registro grave cui segue una coda elettronica animata da un sottofondo di relitti ritmici. Massimo Colombo sceglie un raffinato contesto ambient per introdurre il suo studio che integra un ampio materiale tratto dal Concerto in Sol di Ravel, in particolare le lunghe sequenze di trilli, è il momento più immersivo della suite, con una temporalità sospesa. Il finale è del vincitore del Premio San Fedele 2020, Mattia Loris Siboni, con uno studio su Cloches à travers les feuilles da Images di Debussy. Brano tripartito che affronta la tematica della soglia del silenzio nell’immagine evocata dal titolo: campane attraverso le foglie. La prima sezione presenta materiali con livelli di sostituzione distanti e slegati dalla sorgente originale, prevale un clima gestuale, con ampi respiri e fraseggi che preparano la seconda sezione. Il focus si dirige sulla parte delle foglie. La parte centrale è più breve, vero punto di svolta del brano, in cui viene svelata la sorgente. Segue l’ultima parte in cui dominano i materiali con surrogazioni primarie, è il momento statico dello studio in cui tuttavia emergono micro variazioni che rendono il materiale organico e ne rinnovano l’ascolto.

BIOGRAFIE

BEN FROST
Nato a Melbourne, in Australia, e residente a Reykjavík, in Islanda, dal 2005, Frost compone musica minimalista, strumentale e sperimentale, con influenze che vanno dal minimalismo classico al punk rock e al metal.
Le sue prime uscite includono gli album con l’uso della chitarra Steel Wound (2003) e School of Emotional Engineering (2004). Successivamente, Theory of Machines (2007) ha segnato un cambiamento radicale verso una musica più spigolosa e aggressiva con By The Throat (2009). Nel 2011, nell’ambito di una collaborazione con Brian Eno e il collega compositore islandese Daníel Bjarnason, Frost ha pubblicato Solaris, un album concettuale che ha ripreso le musiche dell’omonimo film di Andrei Tarkovsky. Nel 2014, dopo aver firmato un contratto con l’etichetta discografica britannica Mute Records, Frost ha pubblicato l’album Aurora, apprezzato dalla critica e decisamente di carattere più ritmico. Nel 2017 Frost si è recato a Chicago per registrare The Center Cannot Hold con Steve Albini. Oltre ai suoi album in studio, Frost ha collaborato con le compagnie di danza contemporanea Chunky Move,la Icelandic Dance Company e il coreografo britannico Wayne McGregor. Ha composto la musica per la produzione del 2010 di Wayne McGregor FAR.
Oltre al suo lavoro da solista, Frost ha collaborato spesso con altri musicisti, tra cui il compositore Nico Muhly, Valgeir Sigurðsson, Björk, Tim Hecker, Colin Stetson, Daníel Bjarnason e il gruppo rock americano Swans, contribuendo agli album come produttore, ingegnere di studio e esecutore.
Nel 2013, nel suo primo ruolo da regista, ha presentato in anteprima un adattamento di teatro musicale del romanzo di Iain Banks The Wasp Factory.
Nel 2015, in collaborazione con Paul Haslinger, ha creato la colonna sonora di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege.
Due anni dopo, ha realizzato la colonna sonora del film Super Dark Times. Nello stesso anno, ha presentato in anteprima una nuova installazione, intitolata Incoming, con Richard Mosse e Trevor Tweeten al Barbican Centre di Londra, ora in tournée in tutto il mondo.
Frost ha partecipato alla registrazione dell’album del 2019 degli Swans Leaving Meaning e si è unito alla loro band itinerante.
Dal 2017 al 2020, Frost ha creato la colonna sonora di tutte e tre le stagioni del thriller di fantascienza tedesco di Netflix Dark.

FRANCESCO FABRIS
Artista audiovisivo, compositore, musicista ed ingegnere del suono. Lavora con installazioni multimediali, live electronics, performance AVL e produzioni musicali. Ha pubblicato con le etichette Bedroom Community, Room40, Inni, Until Riot ed esibito in tutto il mondo con progetti solisti e collaborativi in club, festival, gallerie e teatri.
Il suo lavoro personale nasce da una vasta gamma di interessi principalmente associati a procedure che descrivono forme sonore e visive a partire da un contesto naturalistico, ma spesso manipolando i risultati con elementi meccanici e digitali. Le idee principali gravitano verso lo sfruttamento di registrazioni di campo, rumorismo, ecologia acustica, sintesi sonora, spazializzazione audio e sonificazione di dati come strumenti compositivi.
Ha contribuito musicalmente alle colonne sonore per le produzioni Netflix “DARK”, “Against the Ice”, “The Old Guard”, la serie “Defending Jacob” per Apple TV+, “Without Remorse” di Amazon Studios, “For Life” della ABC, “Fresh” e molti altri tra cui videogiochi, rappresentazioni teatrali, spettacoli di danza e opere.
Vive e opera a Reykjavík (Islanda) presso i celebri Greenhouse Studios e ha collaborato con artisti tra cui Valgeir Sigurðsson, Ben Frost, Swans, Jónsi, Alex Somers, Dustin O’Halloran, Atli Örvarsson, Hauschka, Damien Rice, JFDR, Daniel Pioro, Liam Byrne, Nadia Sirota, Sandro Mussida, 404.zero e molti altri.
È il fondatore di Outer Fields, un contenitore per librerie, mappe sonore e plug-in basati su field recording ed è il rappresentante regionale in Islanda per Quiet Park International.
Tra i riconoscimenti: primo premio residency PRIX CIME 2017 (USA), primo premio “S. Fedele Musica 2016”, primo premio “DE.MO./MOVIN’UP 2015”, finalista “Premio Claudio Abbado 2015”, primo premio T.A.T. (Roma 2011) e ha ricevuto la nomina per “Producer of the Year” agli Icelandic Music Awards 2022.
Le sue produzioni e performance sono caratterizzate da un design del suono complesso basato su registrazioni concrete e modulari, esteso utilizzo delle basse frequenze, armonie frammentate, rumore ed manipolazione di strumenti acustici insieme a contenuti visivi concreti e generativi.
È laureato con lode in Musica Elettronica e Nuove Tecnologie presso il Conservatorio “A.Steffani” di Castelfranco Veneto e diplomato in Contemporary Writing and Production al CPM Institute di Milano. Si è specializzato presso l’SME Studio di Musica Elettroacustica, l’Academy of Music e l’Intermedia Art Department di Cracovia.