LORENZO MICHELI / WOLFGANG VOIGT
INNER_SPACES AUTUNNALE 2025 - ITINERARI INSOLITI
Lunedì, 15 Dicembre
h.20.30 Auditorium San Fedele
CONCERTO
LORENZO MICHELI
chitarra barocca
WOLFGANG VOIGT
Rückverzauberung (live)
L’ultimo appuntamento della rassegna Itinerari Insoliti mette in dialogo due mondi distanti nel tempo ma affini per sensibilità e profondità d’ascolto. Una serata che si apre con il suono intimo e arcaico della chitarra barocca e si chiude con un’esperienza elettronica in cui l’elemento musicale si carica di tensioni romantiche, spirituali e concettuali.
Lorenzo Micheli, tra i più importanti interpreti del repertorio per chitarra antica, offre un raro programma solistico dedicato alla chitarra barocca. Strumento fragile, dalla voce sottile ma ricca di sfumature, la chitarra barocca viene restituita da Micheli in tutta la sua complessità timbrica, attraverso un gesto interpretativo che unisce rigore filologico e libertà espressiva. È un ascolto che richiede attenzione e intimità, dove il suono non invade lo spazio ma lo interroga con discrezione, riportando l’ascoltatore a una dimensione raccolta e meditativa.
A seguire, la performance di Wolfgang Voigt – figura cardine della scena elettronica tedesca e fondatore della storica etichetta Kompakt – con il live di Rückverzauberung (“Reincantamento”). In questo ciclo, Voigt lascia da parte le strutture ritmiche della techno per abbracciare una scrittura ambient ma fortemente drammatica, che attinge a materiali orchestrali e ne manipola la materia con processi elettronici di lente trasformazioni. Il suono si espande in paesaggi sonori densi, stratificati, segnati da un lirismo austero, in una sorta di liturgia laica che evoca memorie del romanticismo tedesco e del sublime musicale.
Se nel corso della rassegna abbiamo ascoltato tentativi di destrutturazione e disincanto, questa serata finale propone un’inversione di marcia: un “ritorno al suono” inteso come possibilità di reinvenzione poetica del mondo. Un dialogo tra antico e moderno che non si fonda sulla contrapposizione, ma sulla possibilità di condividere uno spazio comune: quello dell’ascolto profondo, dell’immaginazione sonora e di una bellezza che si fa esperienza percettiva.
Itinerari Insoliti si chiude così con un doppio gesto di ascolto: prima rivolto al passato, con la voce fragile della chitarra barocca; poi proiettato in una dimensione altra, in cui la tecnologia non semplifica ma amplifica l’enigma del suono.