VIA CRUCIS
INNER_SPACES PRIMAVERA 2023 - ECHI DI SPERANZA

Lunedì 27 Marzo
h.20.45 Chiesa di San Fedele
CONCERTO
Il canto di Orfeo
direttore Gianluca Capuano
Francesco Zago, chitarra elettrica
Adele Pellegatta, letture
musiche di J.S. Bach e Franz Liszt
In collaborazione con la Fondazione Carlo Maria Martini
con il sostegno di Fondazione Cariplo
Momento centrale delle attività musicali di San Fedele nel tempo liturgico della Quaresima. Una proposta meditativa, attraverso la musica, della Passione di Cristo, con i testi del Cardinal Carlo Maria Martini scritti nel 2010 per essere appositamente destinati a rappresentazioni musicali della Via Crucis. In questa nuova drammatizzazione, dopo la prima che era stata presentata nel 2011, il materiale sonoro proviene dalle composizioni più emblematiche che hanno tematizzato i misteri dolorosi di Gesù: alcune arie tratte dalle Passioni di J.S. Bach e una rielaborazione della Via Crucis di Franz Liszt. Da una parte un ensemble di musica antica con basso continuo e quartetto vocale per intonare corali e arie del maestro di Lipsia, dall’altra, il suono della chitarra elettrica di Francesco Zago corredata da una serie di strumenti per gli effetti, per ricolorare le tinte e i timbri dell’opera lisztiana in una nuova veste espressiva, inizialmente prevista per organo o pianoforte, senza rinunciare all’originaria motivazione devozionale del compositore ungherese.
La Via Crucis è un’opera fondamentale dell’ultima produzione di Liszt. Stupisce la sobrietà e il carattere scarno di quest’opera, ridotta all’essenziale di una linea melodica, talvolta punteggiata da qualche accordo semplice. Nella lunga prefazione alla partitura l’autore scrive fra l’altro: “ebbi modo di vivere la più solenne celebrazione di questa devozione, partecipandovi un Venerdì Santo al Colosseo, questo luogo il cui terreno è imbevuto del sangue di tanti martiri.” I testi delle parti cantate (originariamente in francese, nella versione definitiva in latino e tedesco) erano stati scelti da Liszt e da Sayn Wittgenstein e comprendono brani del Nuovo Testamento, inni gregoriani e corali luterani (con qualche tema della Passione secondo San Matteo di J.S. Bach) elementi che attestano una direzione musicale ecumenica. Completata nel 1879, la Via Crucis fu creata solamente dopo la morte di Liszt, nel 1929. L’opera si compone di un inno e 14 stazioni, in essa domina una profonda austerità e interiorità. I canti sono sia a cappella sia accompagnati con semplicità all’organo.