Arvo Pärt (EE)

13/03/2023
Spiegel im Spiegel (1978)
Variationen zur Gesundung von Arinuschka (1977)
Passacaille (2003)
Für Alina (1976)
Fratres (1980)

10/04/2017

26/09/2016

© Universal Edition / Eric Marinitsch)

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Arvo Pärt è nato nel 1935 in Estonia. Si iscrisse al Conservatorio di Tallinn nel 1954. Oltre agli studi di composizione con Heino Eller, il suo curriculum comprendeva lezioni come “la scienza dell’ateismo”. Ha imparato da solo le tecniche della musica a dodici toni, uno stile liquidato dalle autorità sovietiche come “formalismo borghese”, da un libro di testo di Eimert e Krenek. Dal 1957 al 1967 lavora come tecnico del suono alla radio nazionale e compone le sue prime colonne sonore. Rimane attivo come compositore di film fino ad oggi e le sue opere preesistenti sono spesso utilizzate nel cinema, ad esempio Für Alina in Gerry di Gus van Sant (2003) e Fratres in There will be blood (2007). Fu in particolare attraverso le sue collaborazioni con registi dopo il 1963, anno della sua laurea al conservatorio, che ottenne il riconoscimento come “compositore professionista”. La sua cantata per coro di bambini, Meie Aed, vinse il primo premio al “All-Union Young Composer’s Competition” del 1962, dove fu lodato anche il suo oratorio Maailma samm; tuttavia, il suo lavoro orchestrale Nekrolog è stato criticato per il suo uso del serialismo dodecafonico. Nell’atmosfera più liberale degli anni ’60, i successivi esperimenti di Pärt con il serialismo, in particolare nelle sue prime due sinfonie, godettero di esecuzioni pubbliche. Tuttavia, ben presto si allontanò dai confini della tecnica a favore della creazione di collage musicali. Lo scandalo che derivò da un’esecuzione del suo Credo nel 1968 fu molto più il risultato della dichiarazione di fede religiosa del compositore che del suo uso dell’atonalità. Seguì un periodo di crisi esistenziale e di estrema insicurezza creativa, aggravato da problemi di salute, durante il quale Pärt si impose uno stile di vita di ascetismo religioso e silenzio contemplativo. Durante questo periodo, ha intrapreso uno studio rigoroso della musica francese e franco-fiamminga del XIV, XV e XVI secolo. Si è unito alla chiesa ortodossa russa e ha sposato la sua seconda moglie, Nora, nel 1972. Nel 1976 la sua estetica è cambiata radicalmente. Oltre a segnare una rottura totale con il passato, l’emergere della nuova forma di postmodernismo musicale di Pärt, che chiamò tintinnabuli (“Campanelle” in latino), segnò l’inizio di un periodo di prodigiosa creatività, durante il quale furono composte le sue opere più celebri: Für Alina, Cantus in Memoriam Benjamin Britten, Fratres, Sarah Was Ninety Years Old e Tabula Rasa. Il suo nuovo stile fu inizialmente rifiutato in Occidente a causa della sua tonalità ingenua, e nell’Est Europa per il suo misticismo di fondo. Nel 1980, visse brevemente in Austria, prima di trasferirsi definitivamente a Berlino nel 1981 grazie ad una borsa di studio tedesca. Il periodo tedesco di Pärt vedrà il continuo sviluppo del suo stile maturo. Gli anni ’80 sono stati in gran parte dedicati alla composizione di opere vocali sacre, per lo più in latino ma anche in tedesco, inglese e russo. La sua musica ha riscosso particolare successo nel mondo anglofono.d