La stagione autunnale 2025 sarà presto annunciata.

ITINERARI INSOLITI

LUN 15/09
Auditorium San Fedele, ore 20.30
FABIO MACHIAVELLI, ALBERTO ANHAUS
KODE9 pres. Escapology live a/v

LUN 22/09  
Chiesa di San Fedele, ore 20.30
NICOLÁS JAAR
μακάριοι
live electronics
con ARS DISCANTICA

LUN 06/10
Auditorium San Fedele, ore 20.30
CINACUSMONIUM
TOUCH OF EVIL
di ORSON WELLES

LUN 13/10 in collaborazione con Syntax Ensemble e Institut français Milano
Auditorium San Fedele, ore 20.30
TERRY RILEY
A Rainbow in Curved Air
SYNTAX ENSEMBLE
MADJID KHALADJ
Solo percussioni musica classica persiana

LUN 27/10 in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano
Auditorium San Fedele, ore 20.30
ROBERT SCHWARZ
Stridulations 1-14 per sistema immersivo multicanale
DASHA RUSH
live

MER 05/11 in collaborazione con Syntax Ensemble e Institut français Milan 
Auditorium San Fedele, ore 20.30
ERIK SATIE – MAN RAY
ENSEMBLE DISSONANZEN
FOREST SWORDS
(Deconstructed)

LUN 17/11 in Coproduzione con Linecheck Music Meeting and Festival
Auditorium San Fedele, ore 20.30
LUCY RAILTON
Portal, nuova opera commissionata da INNER_SPACES e Linecheck
SPECIAL GUEST (TBA)

LUN 01/12 in collaborazione con Goethe-Institut Mailand
Auditorium San Fedele, ore 20.30
POLYGONIA
Dream Horizons live
SCANNER
live

LUN 15/12 in collaborazione con Goethe-Institut Mailand
Auditorium San Fedele, ore 20.30
LORENZO MICHELI
chitarra barocca
WOLFGANG VOIGT
Rückverzauberung live

 

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San Fedele Musica è lieta di annunciare l’edizione autunnale di INNER_SPACES, la rassegna di musica elettronica e arti audiovisive punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca interdisciplinare. Intitolata Itinerari insoliti, è una stagione con nove appuntamenti all’Auditorium San Fedele e nella Chiesa di San Fedele di Milano dal 15 settembre al 15 dicembre 2025 con la presenza di alcune personalità tra le più rappresentative dell’elettronica sperimentale.

Nel corso delle nove serate si esploreranno diversi itinerari musicali e audiovisivi, caratterizzati da percorsi insoliti, con approdi imprevisti, un addentrarsi in territori non familiari, a volte lontani nel tempo e nello spazio, talvolta interamente immaginari.

L’inizio e la fine della stagione saranno in questo senso emblematici, come un cerchio che si ricompone, con un ritorno al punto iniziale ma con un cambio di prospettiva. Il primo atto della rassegna è infatti un solo per chitarra elettrica disassemblata e decostruita (Fabio Machiavelli / Alberto Anhaus), mentre nel concerto finale ritorna lo strumento nella versione ricomposta e più antica, acusticamente fragile e raffinata, la chitarra barocca del virtuoso Lorenzo Micheli. Sempre nel primo e nell’ultimo concerto c’è un’altra linea di congiungimento asimmetrico: il 15 settembre il racconto audiovisivo distopico di Kode9, un elogio della fuga da un mondo di oppressione tecnologica e culturale, e il 15 dicembre la drammaturgia tardo romantica di Wolfgang Voigt in un processo inverso rispetto a quello precedente, di reincantamento del mondo.

Un progetto speciale negli spazi sacri della Chiesa di San Fedele, lunedì 22 settembre vede il ritorno a INNER_SPACES di Nicolás Jaar. Un grande affresco per quartetto vocale e live electronics sulla tematica della Beatitudini.

Dopo tre anni di silenzio, ritorna il Cinacusmonium il 6 ottobre, con una delle opere più audaci e visionarie di Orson Welles, Touch of Evil, girato in gran parte di notte al confine tra Stati Uniti e Messico. Viaggio ai confini dell’ambiguità del mondo, analisi feroce del potere, della corruzione e della manipolazione della verità.

Geografie insolite si ritrovano associate il 13 ottobre. Si parte da un raga indiano immaginario e ricostruito da Terry Riley nel suo brano che ha segnato un‘epoca, A Rainbow in Curved Air, eseguito dal Syntax Ensemble in una versione autorizzata dal compositore americano, per arrivare alla musica classica persiana nella precisa tradizione viva accolta fin dalla più tenera età dal maestro iraniano Madjid Khaladj.

Un incontro inedito e contrastato tra due voci singolari della scena sperimentale europea caratterizza la serata del 27 ottobre. Il viennese Robert Schwarz, architetto del suono noto per le sue immersive composizioni ambientali costruite a partire da registrazioni naturali e sintesi digitale, e la producer russa Dasha Rush, che presenta un nuovo live set ambient caratterizzato da stratificazioni elettroniche raffinate e spazializzazione immersiva.

Il 5 novembre è un viaggio nel tempo, nella Parigi negli anni Trenta con l’arte cinematografica del surrealista Man Ray accompagnata dalla musica di Erik Satie, di cui ricorre il centenario della morte, a volte letterale, a volte rielaborata dall’Ensemble Dissonanzen. A questo, si sovrappone un altro viaggio in un tempo arcano e oscuro, ridisegnato nell’elettronica ambient del britannico Forest Swords, che esegue il live (Deconstructed) in cui reinterpreta dal vivo il suo ultimo album Bolted e altri lavori con frammenti di voci e melodie, musique concrète, loop di nastri magnetici e riverberi da camera.

In coproduzione con il Festival Linecheck, il 17 novembre un evento con la violoncellista e compositrice Lucy Railton, che per l’occasione propone un set sperimentale tra musica contemporanea ed elettronica, anticipata da una special guest che sarà annunciata successivamente.

Un ultimo assaggio di itinerari insoliti ci viene proposto l’1 dicembre dall’artista multidisciplinare Polygonia, con il suo ultimo lavoro audiovisivo Dream Horizons, e dalla figura storica della sound art britannica Scanner (Robin Rimbaud). In un ideale passaggio di testimone tra generazioni, la serata si apre con la visione sonora di Polygonia, che unisce elettronica, voce, strumenti acustici e ambientazioni oniriche in un’esplorazione intima e multisensoriale del sogno come paesaggio interiore. Seguono le trame più astratte e introspettive di Scanner, dove field recordings, materiali d’archivio e sound design si intrecciano in una riflessione profonda sui temi della memoria, della percezione e dell’identità.

In collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, Itinerari insoliti propone infine martedì 16 settembre all’auditorium San Fedele e mercoledì 17 alla Statale due giornate di studio dal titolo Spazi sonori. Ricerche filosofiche tra musica e architettura, a cura di Fabrizia Bandi e Amalia Salvestrini. A partire dalle avanguardie novecentesche e ancor più grazie alle possibilità introdotte dai nuovi strumenti tecnologici, il rapporto tra spazio e suono oggi costituisce un tema di ricerca capace di sviluppare il dialogo disciplinare tra diverse forme d’arte. Ne sono testimonianza i nuovi linguaggi in ambito musicale e architettonico, ma anche le ricerche teoriche e filosofiche intorno a concetti quali atmosfere, ambienti e paesaggi sonori.