Toru Takemitsu (J)

03/02/2020 – Acousmatic Space IV
Water Music (1960)

Nato a Tokyo, Takemitsu cominciò ad interessarsi alla musica classica occidentale nel periodo del secondo conflitto mondiale. Ebbe l’occasione di sentire musiche occidentali dalla radio militare americana, mentre era in convalescenza da una lunga malattia. Coltivò pure la conoscenza e l’ascolto della musica jazz, grazie alla notevole collezione di dischi di suo padre.
Nella sua formazione musicale, Takemitsu fu quasi totalmente un autodidatta; subì molte influenze dalla musica francese, in special modo da autori come Claude Debussy e Olivier Messiaen. Nel 1951 fondò il “Jikken Kobo”, un gruppo con il quale introdusse la musica di molti compositori occidentali in Giappone.
Takemitsu raccolse il primo importante successo quando il suo Requiem per orchestra d’archi (1957) venne ascoltato e lodato da Igor’ Fëdorovič Stravinskij: fu l’inizio della sua grande carriera internazionale. Nei primi anni 60 fu influenzato dalle idee di John Cage, che conobbe di persona nel 1964: a questo periodo risale buona parte della sua produzione di musica aleatoria. Stringe amicizia anche con l ‘ artista e scultore multimediale Paolo Carosone al quale dedica un capitolo del suo libro “Oto to Chinmoku to Hakari aeru hodo ni” (Suono e silenzio a confronto).
Nel 1984 avviene la prima esecuzione assoluta nella Concert Hall of the Barber Institute of Fine Arts di Birmingham di “Through the Rainbow, Palma” per chitarra, oboe d’amore e orchestra di sua composizione diretta da Simon Rattle. Takemitsu morì prematuramente a Tokyo il 20 febbraio 1996, a causa di un cancro; nell’autunno di quello stesso anno gli venne attribuito postumo il Glenn Gould Prize. Nel corso della vita aveva