Archivio

 

11/11/2013

h.21 Auditorium San Fedele

 

Viaggio ai confini della percezione audiovisiva

Optical Machines
Shift
Live session: Rikkert Brok, Maarten Halmans

Otolab
Circo Ipnotico (2013)
Live session: Antonio Cavadini, Franco Duranti, Massimiliano Gusmini, Luca Pertegato

Interpretazione acusmatica: Giovanni Cospito e Dante Tanzi

 

In collaborazione con il Consolato Generale dei Paesi Bassi di Milano

 

Viaggio ai confini della percezione audiovisiva è uno spettacolo che ha come punto di partenza l’indagine sui meccanismi di comprensione ed elaborazione sensoriale. Ma l’obiettivo è quello di condurre lo spettatore in un itinerario esperienziale, in un vero processo narrativo in cui interagiscono gli sviluppi grafici generati dagli elementi simbolici di base: il cerchio, il punto e la linea.
Sullo spunto offerto dalla straordinaria esperienza audiovisiva che è la sequenza del viaggio dell’astronauta Bowman nel tunnel spazio-temporale nell’immortale film “2001, Odissea nello spazio” di S. Kubrick, verranno proposte due opere di interazione live suono-immagine che offrono altrettanti itinerari sulle dinamiche percettive.
Senza cadere negli stereotipi della cultura psichedelica, lo spettacolo struttura un nuovo percorso nell’riflessione sensoriale e attraverso un preciso processo di elaborazione formale investiga: con Circo Ipnotico di Otolab la complessa natura simbolica del cerchio nelle sua valenza archetipica e spirituale mentre nella seconda parte con Shift di Optical Machine, si entrerà in contatto con un sottile gioco di astratte interferenze in cui suono e luce si influenzano reciprocamente.

I – Circo ipnotico di Otolab è una live session d’improvvisazione audiovisiva che esplora il mondo della percezione e prevede una formazione aperta di diversi performer. La trama sonora è costruita da architetture dub e noise, attraverso un denso intreccio di sintetizzatori e laptop.
Da qui si evolve un’esperienza ipnotica, nella quale i visual performer si affiancano su uno stesso tavolo di lavoro utilizzando strumenti tecnologicamente eterogenei mixati tra loro: lo Psicoscopio, strumento analogico auto costruito con disco rotante e luci led stroboscopiche sul quale vengono applicati manualmente dischi optical di diverse forme ripresi dalla videocamera e Il Pepposcopio, strumento digitale auto programmato che produce effetti optical rotanti.
Lo spettacolo di Otolab è una pietra miliare dell’arte audiovisiva dell’ultimo ventennio e viene ripresentato all’Auditorium san Fedele in una versione aggiornata e con nuovi spunti di riflessione. La componente formale dominante è il cerchio in movimento, figura perfetta e chiusa in sé, ma che nel contesto dell’opera diventa forma germinale e proliferante di un’incessante vitalità compositiva che sconfina in tutti i parametri audiovisivi.
Le soluzioni tecniche uniche offerte dalla sala, in special modo per la presenza dell’ Acusmonium, consentono allo spettacolo sviluppi imprevedibili e fino ad ora impensabili soprattutto in termini di spazializzazione del paesaggio sonoro.

II – SHIFT di Optical Machine è una performance live che, attraverso particolari apparecchiature analogiche, elabora e costruisce un gioco astratto di luce in stretta connessione con la struttura della colonna sonora. Come in una sorta di moderno vaso di Pandora, lo spettacolo libera e rilascia continui modelli di interferenza animata audiovisiva che si susseguono in una raffinata giustapposizione di elaborazioni visive geometrico-dinamiche e frequenze ritmico-sonore.
Tutto viene elaborato e manipolato dal vivo attraverso ingegnose “macchine ottiche” proiettive visibili allo spettatore, che combinando lampade, lenti, sintetizzatori analogici e macchine fotografiche, mescolano effetti visivi e sonori in continua interazione.