Archivio

 

14/05/2016

h.17 Auditorium San Fedele

 

Jonathan Prager
Acousmatic Virtuoso
Performs

Bernard Parmégiani 
Capture éphémère (1967, 12′)
Métamorphose du vide (La Création du monde, mouvement II, 1984, 23′)
Pour en finir avec le pouvoir d’Orphée (1972, 23’40)

Ingegnere del suono e supporto tecnico: Filippo Berbenni e Giovanni Cospito

 

In collaborazione con Conservatorio di Musica di Milano e Institut Français de Culture de Milan

 

Un programma di un’ora interamente dedicato a Bernard Parmégiani, l’autore più importante di musica acusmatica, scomparso nel 2013, che ha introdotto la dimesnione sinfonica-coloristica nella musica elettronica.
Tre opere centrali della produzione del musicista francese.
Capture éphémère del 1967, prima esperienza di Parmégiani a quattro piste, punto di riferimento nella produzione del GRM (Gruope Recherches Musiques) per la complessità e la varietà della manipolazioni realizzate. I suoni glissano e si intrecciano come delle anamorfosi sonore.
Métamorphose du vide è la parte centrale del grande affresco sonoro La Création du monde, del 1984, certamente l’opera acusmatica più importante di Parmégiani.
Nell’opera Pour en finir avec le pouvoir d’Orphée, del 1972, i continuum e i suoni ripetuti, avvitati, sboccano su delle spirali quasi ipnotiche. Con quest’opera, l’autore dichiara di aver cercato di superare certe scelte stilistiche e formali troppo familiari. Qui, la cinetica dei suoni non si manifesta più attraverso delle masse o degli agglomerati ma attraverso delle unità sonore dotate ciascuna di un movimento interno: sovrapposizioni di traiettorie, cicli con evoluzione dei timbri. Questi cicli o ripetizioni sono di ordine cosmico, organico o biologico, ma similmente sono musicali e organizzati su dei ritmi vitali.

LA MUSICA ACUSMATICA
Il repertorio di musica acusmatica, costituisce un particolare tipo di musica elettronica fissata su supporto e ascoltata attraverso sistemi di altoparlanti. A partire dagli anni ’50 dello scorso secolo, sul modello di Pierre Schaeffer, questo genere musicale si è diffuso su scala planetaria attraendo varie generazioni di compositori con stili e procedure creative fra loro diverse. Il termine acusmatico ricorda il nome dato da Pitagora al suo modo di insegnare la filosofia ai suoi discepoli, dietro un velo e nell’oscurità, per rendere i discepoli più attenti al suo discorso. L’altoparlante è la metafora del velo di Pitagora. La musica acusmatica ha per scopo di sviluppare il senso dell’ascolto, l’immaginazione e la percezione mentale dei suoni. Un ruolo fondamentale in questo genere musicale è quello dell’interprete che rielabora e ridisegna la composizione su supporto fisso secondo la sala e l’acusmonium di cui dispone.