Archivio

 

25/01/2016

h.21 Auditorium San Fedele

 

Barry Truax
Riverrun

Bernard Parmégiani / Andrew Quinn
De Natura Sonorum

1. Incidences / Résonances 
2. Accidents / Harmoniques 
3. Géologie Sonore 
4. Dynamique De La Résonance 
5. Étude Élastique 
6. Conjugaison Du Timbre 
7. Incidences / Battements 
8. Natures Éphémères 
9. Matières Induites 
10. Ondes Croisées 
11. Pleins Et Déliés 
12. Points Contre Champs

Interpretazione acusmatica: Dante Tanzi e Giovanni Cospito

 

In collaborazione con S/V/N/

 

Nella serata inaugurale della rassegna INNER_SPACES 2016 verranno presentate due opere fondamentali del repertorio musicale elettronico contemporaneo: Riverrun (1986) del canadese Barry Truax e De Natura Sonorum (1975) di Bernard Parmégiani. Riverrun è la pièce che ha storicamente aperto un nuovo solco tecnico e compositivo nella storia della musica elettronica, quello della sintesi granulare in tempo reale, mediante la quale svariati frammenti (“grani”) di suono si agglomerano e si uniscono a comporre una massa sonora eterogenea e in continua evoluzione. A questo metodo generativo, Barry Truax ha associato la metafora del fiume, ripresa da Finnegans Wake di James Joyce, la cui forza si fonda sull’accumulo di innumerevoli e minuscole goccioline d’acqua. Il paradosso fondamentale della sintesi granulare consiste nel fatto che partendo da “grani” di suono molto semplici si giunge a trame sonore molto ricche e potenti. All’inizio dell’opera, l’accumulazione parte da singole “gocce” di suono a che poco a poco si moltiplicano in una energica struttura a larga banda. Tutti i suoni di Riverrun sono stati generati con la sintesi in tempo reale dal DMX-1000 Digital Signal Processor, fino a giungere a una densità massima di 2375 grani / secondo.
La seconda parte del concerto presenta De Natura Sonorum, un’opera maggiore di Bernard Parmégiani, con l’interazione visiva in videomapping di Andrew Quinn, a completamento di un ideale dittico dopo aver presentato l’anno scorso La Création du monde, l’altro capolavoro del pioniere francese della musica acusmatica. Composta da dodici studi sulla natura del suono e sui rapporti che intercorrono tra di essi, De Natura Sonorum costituisce una vera e propria analisi genealogica dell’essenza dei timbri e delle vibrazioni acustiche. L’ artista multimediale australiano, dopo l’acclamata performance della scorsa edizione, darà strutture e profondità simbolica all’immaginario degli imponenti affreschi sonori creati da Parmégiani, elaborando una rappresentazione visiva che ripercorre, nella sua caleidoscopica formazione, l’origine del mondo dei suoni.
“Con De Natura Sonorum, inizia una nuova fase della mia produzione, dopo la ricerca di collegare il materiale sonoro alla forma della sua evoluzione. Mi soffermo sulla scrittura dei suoni, questi suoni di cui l’inchiostro, si potrebbe dire, è estratto da tutte le materie che tento di coniugare, confrontare, con lo scopo di osservare la natura” (B. Parmégiani).