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18/03/2019

h.19 The World Soundscape Project  (ingresso libero alla lezione con Giovanni Cestino)
In collaborazione con l’Università degli studi di Milano

 

h.21 Concerto, Auditorium San Fedele

Rafael Anton Irisarri
Live

Janek Schaefer
Live

 
Interpretazione acusmatica: Giovanni Cospito

Ingegnere del suono: Filippo Berbenni

 

Serata con due sfaccettature antitetiche entro la ricerca elettronica contemporanea. In apertura le atmosfere minimali del sound artist britannico Janek Schaefer: architetto di formazione, è impegnato da anni in una ricerca costante sulle potenzialità espressive della diffusione sonora. I suoi set, dalla forte componente performativa, si fondano su un dialogo dai risvolti imprevedibili tra microsuoni immersivi appena percettibili, accenni melodici e rumori concreti mai invasivi, generati attraverso l’utilizzo dei più disparati sound objects. Le composizioni di Schaefer sono situate al confine fra tristezza e gioia, assaporando l’imprevedibilità della gravità emotiva. Una delle sue più recenti invenzioni musicali, sviluppata nella title track dell’album “What Light There Is Tells Us Nothing” (Temporary Residence, 2018), è l’esito di una commissione del festival Sounds New di Canterbury per la realizzazione di un brano interamente fondato su elementi dell’album di Robert Wyatt “Cuckooland” (Hannibal, 2003).

A seguire, l’atteso ritorno in Italia di Rafael Anton Irisarri, tra i nomi fondamentali della scena ambient/drone contemporanea. La sua poetica musicale è basata su visioni fugaci tradotte in suono attraverso una prospettiva fortemente espressionista, ove stralci di melodie e stratificazioni armoniche si completano a vicenda condensandosi in strutture cicliche tipicamente minimaliste, dando forma a una miscela dal forte impatto emotivo. I suoi concerti presso musei, chiese, sinagoghe e altri spazi performativi non tradizionali esplorano la fisicità del suono. Combinando una serie di amplificatori per basso heavy metal, configurazioni di diffusori multipli, sintetizzatori, chitarre archettate, laptop, proiezioni e illuminazioni, Irisarri decontestualizza la relazione del pubblico con la sede, creando un ambiente esperienziale immersivo e non convenzionale.